In questa guida spieghiamo quando si pianta l’anice.
L’anice è una pianta dall’inconfondibile aroma, utilizzata da secoli in cucina per via del suo sapore deciso e delle sue proprietà terapeutiche. Alla vista è facile da riconoscere, in quanto a primavera i suoi steli si riempiono di graziosi fiorellini bianchi, ma ancora più semplice è trovarla in un campo dopo aver seguito rapiti il delizioso profumo che emana. Difficile non innamorarsi dell’anice: se anche tu hai pensato che sarebbe bello averne qualche piantina in giardino ma non sai come fare, sei nel posto giusto. Nel corso dell’articolo esploreremo tutte le principali caratteristiche di questa pianta, capendo quali siano le condizioni ottimali di coltivazione e i tempi migliori per una semina in piena terra o in vaso. Forse ancora non lo sai, ma il segreto per raccolti abbondanti risiede proprio in una buona conoscenza preliminare delle esigenze della specie, le quali come vedremo sono spesso legate all’aerale di crescita e all’habitat prescelto per le nuove piantine. Come vedremo, coltivare l’anice è più semplice di quanto possa sembrare, e ottenere i deliziosi semini a fine stagione sarà un vero gioco da ragazzi.
Indice
Caratteristiche dell’anice
L’anice comune, anche noto come Pimpinella anisum, è una pianta tipica dell’Asia, continente dal quale è stata importata e che ospita anche diverse specie vegetali spesso confuse per essa. A differenza dell’Anice stellato o dell’Anice pepato (pepe di Sichuan), l’anice comune è invece molto diffuso anche in Europa, e prende il nome di “anisum” letteralmente “non uguale” in greco antico, in quanto in passato doveva essere distinta dalla simile cicuta.
Si tratta di una specie dal ciclo di vita annuale, a portamento erbaceo. Gli steli dell’anice comune possono misurare una volta sviluppati anche 60 cm, mentre le radici sono di tipo fittonante e presentano una consistenza fibrosa. Le foglie sono picciolate mentre i fiori si sviluppano su una struttura a ombrella fitta, creando soffici palchi dalla forma rotondeggiante. La specie fa parte delle Apiaceae o Umbelliferae e rientra nella famiglia delle carote. I frutti fanno la loro comparsa subito dopo la fioritura estiva, e da essi è possibile estrarre l’olio essenziale che contiene il tradizionale aroma dell’essenza. Da questi piccoli semini hanno origine alcuni dei liquori più amati del mondo come per esempio la sambuca e l’ouzo, una tipica bevanda alcolica greca. Numerosi sono anche gli usi medici dell’anice, la quale risulta utile come decongestionante delle vie aeree, antibatterico, fluidificante per il muco ed efficace come aiuto contro nausea, vomito e meteorismo.
Quando si semina l’anice
Ma quali sono le condizioni di coltivazione ottimali per la germinazione e la crescita dell’anice? Trattandosi di una specie orientale, questa pianta gradisce particolarmente climi temperati tendenti al caldo, i quali devono ospitare per la maggior parte dell’anno temperature superiori ai 15°C ma comprese entro i 25°C. Ciò tuttavia al contrario di quanto si potrebbe pensare non si traduce automaticamente in un’intolleranza dell’anice al freddo: piante più robuste e di una certa grandezza possono resiste a freddi intensi, senza però mai sopravvivere a temperature sotto zero.
Tra i rischi principali per la pianta rientrano più che altro le gelate improvvise durante la crescita primaverile, così come notti particolarmente fredde durante l’estate.
Ecco perché a seconda della tipologia di semina che intendi effettuare, dovrai scegliere oculatamente momenti dell’anno diversi.
Una strategia universale che ti permette di far germinare praticamente qualunque specie vegetale esistente (compresa l’anice) consiste nell’effettuare una semina in semenzaio protetto, ancora meglio se all’interno di una serra riscaldata.
I mesi migliori per piantare i semi di anice in semenzaio sono quelli di febbraio e marzo, ma dopo aver inserito in terra gli esemplari dovrai fare attenzione a ripararli dal freddo. Una volta che si saranno sviluppate le piantine e avranno raggiunto un’altezza di circa 10 cm, potrai procedere con la messa in terra.
Se invece non hai a disposizione un semenzaio o un riparo per l’anice, il consiglio è di piantare i semi in terra sul finire del mese di aprile, così da scongiurare eventuali gelate notturne. Se abiti in montagna invece puoi procedere alla semina a partire da maggio.
Molto importante durante questo processo è non esagerare con il terriccio, ovvero ricordarsi di ricoprire i semi con un sottile strato di terra, altrimenti non riusciranno a farsi spazio verso l’aria e moriranno.
Per portare a compimento la germinazione, l’anice ha bisogno di circa 1 mese. Se intendi accorciare queste tempistiche, ricorda che potrai provare seminare in terra piante già sviluppate, anche se esse non sono semplici da reperire nei negozi. I semi di anice sono molto più diffusi.
Ricorda di lasciare il giusto spazio tra una piantina e l’altra, e nel caso in cui tu abbia scelto di piantare l’anice in vaso, ricordati di utilizzare contenitori alti e stretti, poiché le radici di questa specie sono fittonanti (crescono cioè in profondità senza allargarsi in direzione orizzontale).
Consigli per la coltivazione dell’anice
Ora che conosciamo i mesi dell’anno migliori per piantare l’anice, è il momento di capire quali condizioni restituire alle piantine coltivate, così da poterne garantire una crescita sana e veloce capace di portare prima a fioritura e poi a maturazione dei frutti.
Partiamo quindi con le caratteristiche ottimali da ricercare nel terriccio di semina. Quest’ultimo dovrà essere di medio impasto, possibilmente basico e ben arieggiato. L’ideare sarebbe infatti garantire alle piante di anice un terreno altamente drenante, vale a dire arricchito con sassolini o ghiaia che ne evitino un compattamento eccessivo. Ricordiamo infatti che il ristagno idrico è uno dei principali nemici di questa specie, e che per evitare che esso abbia luogo è necessario prevenire il più possibile l’umidità agendo d’anticipo sulla preparazione del terriccio. Quanto appena detto si riferisce ancora di più alla coltivazione dell’anice in vaso: prima di piantare i semi o trasferirvi le piante, verifica sempre che sulla parte inferiore del contenitore siano presenti almeno due fori di scolo/drenaggio, così che dopo le innaffiature l’acqua in eccesso possa fluire all’esterno. Così facendo, permetterai alla pianta di idratarsi adeguatamente e allo stesso tempo di respirare.
Per quanto riguarda l’esposizione invece, ti consigliamo di posizionare le piante di anice in una zona assolata dell’orto o del terrazzo, in modo da garantirle un contatto privilegiato e prolungato con la luce solare diretta. Può darsi che con le opportune cure l’anice cresca bene anche a mezzombra, mentre il suggerimento è di evitare zone completamente ombrose.
Chiudiamo la nostra analisi accennando infine a due questioni fondamentali: l’irrigazione e la concimazione. Per quanto riguarda l’innaffiatura, è bene sapere sin da subito che l’anice prospera tranquillamente grazie alle precipitazioni naturali. Dati i recenti cambiamenti climatici tuttavia, oggi è spesso necessario ricorrere ad innaffiature regolari, soprattutto nelle zone in cui le precipitazioni scarseggiano maggiormente. Lo stesso discorso vale anche per la coltivazione dell’anice in vaso, che potrà dare buoni frutti solo qualora non si prolunghino per troppo tempo condizioni di siccità.
I concimi migliori per nutrire l’anice sono quelli naturali a lenta cessione, solitamente venduti in forma di granulato. Per ottenere buoni risultati si consiglia di somministrare alle piante di almeno 10-15 cm una dose di concime in primavera, ripetendo una seconda volta a principio dell’autunno. Non necessaria invece alcuna forma di potatura, in quanto il portamento della pianta è naturalmente verticale e di estensione contenuta.
Prezzo dei Semi di Anice
Di seguito è possibile trovare le diverse varietà di semi di anice con il relativo prezzo.