In questa guida spieghiamo quando piantare la lavanda.
Se recentemente hai fantasticato sulla decorazione del giardino o del tuo terrazzo, quasi certamente avrai pensato di coltivare uno o più vasi di lavanda. Questa pianta cespugliosa dall’inconfondibile colore viola e dal profumo inebriante può essere infatti utilizzata in moltissimo modi differenti, che vanno dall’uso decorativo a quello alimentare, ma anche a quello igienico e legato alla preparazione di creme e unguenti. Insomma, dove c’è lavanda c’è gioia, ma senza una corretta coltivazione sarai destinato a comprare piccole piantine e a vederle ben presto soccombere all’incuria. Il consiglio quindi, è di imparare tutto quello che puoi su come far crescere forte questa pianta.
In questa guida abbiamo pensato di aiutarti a reperire tutte le informazioni più utili per questo scopo. Paragrafo dopo paragrafo, scoprirai quando si pianta la lavanda, quale tipo di terreno essa prediliga e tante altri consigli su come bagnarla e soprattutto quanto. Sei pronto a fare diventare un po’ più viola il tuo pollice verde? Allora non perdiamo altro tempo e cominciamo.
Indice
Caratteristiche lavanda
Per applicare le giuste cure alle piante, è sempre necessario conoscerle un po’ più da vicino. Una piccola dose di botanica in più infatti, può fare tutta la differenza del mondo quando si parla di coltivazione domestica o amatoriale.
Nel caso della lavanda quindi, possiamo dire che si tratta di una pianta piuttosto robusta, la quale però predilige terreni sassosi e aridi, anche molto esposti al sole.
Se ben coltivata, essa può crescere a notevoli altitudini, e trattandosi di una pianta perenne non morirà tra una stagione e l’altra!
Quando arriva il freddo, le sue piccole foglie argentate riescono a sopravvivere riducendo al minimo la dispersione energetica, caricandosi fino all’arrivo della primavera. É infatti in questa stagione che i fiori iniziano a fare la loro comparsa, colorando in modo irresistibile vasi, aiuole e prati.
Quando piantare la lavanda
La semina della lavanda può avvenire in una finestra di tempo piuttosto ampia, a patto che i piccoli semi vengano sempre tenuti al riparo dal gelo.
Si parla infatti di una finestra di coltivazione che va dal mese di marzo al mese di giugno, e che a seconda delle latitudini e delle altitudini potrebbe subire alcune variazioni: in montagna per esempio, si consiglia di seminare la lavanda almeno a metà aprile, così da scongiurare le ultime gelate.
La temperatura ideale del terreno pronto ad accogliere la lavanda è infatti di 12-15°C, un range ideale per evitare che i piccoli germogli e i primi capillari radicali subiscano shock per via del freddo.
Parlando di Ph invece, la lavanda predilige suoli neutri o leggermente basici, attestandosi come tollerante a valori compresi tra 6,7 e 7,3.
Prima di piantare la lavanda quindi, ti consigliamo di reperire nel tuo giardino o in negozi specializzati e vivai una soluzione di terreno argilloso e anche leggermente calcareo.
Se pianterai la tua lavanda in primavera, fino all’inizio dell’estate, vedrai maturare ben presto dei bei cespugli fitti di foglie e fiori, i quali manterranno il loro splendido colore e profumo fino ai primi freddi.
Ricorda inoltre che se pianti la lavanda da piccole piantine già esistenti potrai inserirle nel terreno anche dopo giugno, ma dovrai sempre fare attenzione a non farle seccare eccessivamente e/o farle congelare nei mesi di novembre.
La lavanda inoltre è suscettibile a quello che viene definito marciume radicale, e quindi è sempre meglio inserirle in vasi o zone di terreno ben drenanti, tendenti al sassoso.
Come si pianta la lavanda
Se pianti la lavanda in vaso, ricorda di disporre sul fondo del contenitore una certa quantità di ghiaia o pietra pomice, così da facilitare il drenaggio del terriccio. Effettua poi una copertura con il terriccio scelto e fai dei piccoli buchi in cui inserire la piantina.
Ricopri le radici esposte e premi leggermente tutto intorno allo stelo. Annaffia abbondantemente e lascia asciugare prima della nuova annaffiatura.
Se invece vuoi decorare il giardino con questa bellissima pianta decorativa, ricorda di posizionare sempre le piantine ad almeno 30 o 40 cm di distanza tra di loro. La lavanda piantata in terra tende a dare origine a cespugli piuttosto voluminosi, alti fino a 60 cm e larghi altrettanto.
Prima della semina quindi controlla sempre di avere spazio a sufficienza, e cerca anche di trovare una zona del giardino che sia ben esposta alla luce solare.
Cure e manutenzione della lavanda
Alla pari di molte cespugliose perenni, la lavanda non richiede cure eccessive o particolari trattamenti per crescere forte e sana. Se intendi raccogliere molti fiori per stagione però, ci sono alcuni accorgimenti che dovrai tenere a mente.
Innanzitutto, ricorda di annaffiare la tua lavanda solo quando il terreno circostante è asciutto per almeno 3 cm dalla cima del vaso. Così facendo, potrai prevenire gli accumuli di liquidi ed umidità, evitando che le radici della lavanda marciscano o che subiscano pericolosi attacchi fungini.
Come visto, il drenaggio è davvero molto importante per la sopravvivenza della pianta, soprattutto quando si trova in vaso, un ambiente all’interno del quale le radici finiscono per saturare l’intero volume di terra.
Per quanto riguarda la potatura di questa specie inoltre, è bene sapere che essa risulta particolarmente utile in primavera e durante la fioritura della pianta. Nel primo caso infatti, la lavanda produce molto verde e si sviluppa ramificando fino a luglio.
Potandola di tanto in tanto, potrai rinvigorire ulteriormente steli e foglie, le quali permetteranno di immagazzinare più energia e di far così sbocciare bellissimi fiori durante tutta l’estate. Ed è proprio qui che entra in gioco un secondo tipo di potatura essenziale per garantire un’ottima salute alla lavanda: stiamo parlando di uno sfoltimento periodico dei fiori appassiti, il quale ravviverà le estremità della lavanda rendendola ancora più forte e rigogliosa.
Infine, ricorda di piantare molta lavanda se vorrai raccoglierne molti fiori per volta: se raccoglierai più di un terzo della tua coltura alla volta, il rischio è quello di non avere un ricambio di verde pronto per generare nuovi fiori. Prima di procedere quindi considera sempre il tipo di utilizzo che vorrai fare della pianta e semina di conseguenza!
Concimazione della lavanda
Ora che hai imparato quando si pianta la lavanda, è ora di sapere gestire in autonomia anche la questione delle concimazioni. Di norma, non è necessario concimare il terreno all’interno del quale andrai a piantare le nuove piantine (cosa che invece è spesso suggerita per le piante di rosa).
Alla lavanda basterà piuttosto una regolare concimazione durante i mesi primaverili, possibilmente da effettuarsi tramite somministrazione di prodotti organici a lento rilascio.
Attenzione però a non esagerare con le dosi, in quanto troppo concime può avere un effetto negativo sulla salute delle radici. Dopo avere applicato il concime granulare o in pellet, ricorda poi di annaffiare velocemente il suolo così da dare via alla cessione di nutrimenti.
Conclusioni
Coltivare la lavanda è un’operazione semplice, alla portata di giardinieri esperti o neofiti. Seguendo i nostri consigli, siamo certi che in pochissimo tempo riuscirai a trarre tutto il meglio da questa fantastica specie. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sul web trovi moltissimi video e tutorial che ti insegnano a coltivare le piante sia in vaso che in terra.