In questa guida spieghiamo quando piantare l’aglio.
Seminare i prodotti nei mesi corretti è il primo passo per raccogliere ogni anno prodotti gustosi e genuini, quelli che non vedrai l’ora di portare in tavola e far assaggiare ai tuoi cari. Insomma: se negli ultimi tempi ti sei trovato ad approfondire la passione per le colture e per l’alimentazione a chilometro zero, capire quando si pianta l’aglio è una nozione che non puoi lasciarti scappare. In questa guida abbiamo scelto di elencare tutta una serie di informazioni essenziali in questo senso: non solo aiutandoti a capire quale sia il periodo migliore per interrare l’aglio, ma anche come fare per preservare al meglio i bulbi.
Come avrai modo di vedere, con poche e semplici cure potrai ottenere copiosi raccolti annuali, che ti permetteranno di utilizzare l’aglio del tuo orto tutte le volte che vorrai. Benissimo, dopo queste premesse non ci rimane che cominciare.
Indice
I mesi più indicati per seminare l’aglio
Il periodo migliore per piantare l’aglio è l’inverno. Sono infatti ottobre, novembre e dicembre i mesi più indicati per la moltiplicazione di questa specie vegetale.
Se però l’area geografica dove avviene la semina è situata molto in alto e le temperature invernali permangono per diversi giorni al di sotto dello zero, il consiglio è di spostare la semina più avanti nell’anno, ovvero durante i mesi di febbraio e marzo, durante i quali le gelate sono meno frequenti.
Un terreno troppo freddo infatti, può facilmente danneggiare i bulbi di aglio, anche noti come bulbilli, ovvero gli spicchi. Trattando questa particolare specie poi, vi sono alcune specificazioni da fare.
L’aglio, sia esso ricavato in casa o comprato in negozio, viene sempre piantato sotto forma di spicchio. Risulta essere infatti molto raro procedere alla coltura di questo prodotto a partire dal seme.
Per questo motivo, è sempre consigliato fare molta attenzione per far sì che i bulbilli non gelino, pena l’impossibilità di raccogliere una nuova testa d’aglio a primavera. Se tutto andrà per il verso giusto invece, a partire da ciascuno spicchio si formerà una testa d’aglio intera.
Quanto impiega l’aglio per maturare
Seminare l’aglio d’inverno non è certo un’attività priva di fondamento: i tempi di crescita e maturazione della pianta infatti sono piuttosto lunghi, e spesso sfiorano i 5-6 mesi complessivi.
Per questo motivo, seminando l’aglio a dicembre sarà possibile gustarlo appieno solamente a partire da maggio giugno: mesi ideali per bruschette e sughi di pomodoro, ma che ti consentono anche di dedicarti alla conservazione del raccolto in totale comfort.
Un modo eccellente per conservare l’aglio consiste infatti nel disporlo in vasetti di vetro e nel ricoprirlo di olio d’oliva.
Come si piantano i bulbi di aglio
Per piantare l’aglio nel modo corretto, dovrai prima di tutto preparare il terreno, così da rendere ottimali le condizioni in cui crescono i bulbi. Per iniziare, quindi, procedi ad un’intensa operazione di vangatura, finalizzata a rendere il terreno friabile ed arieggiato.
In secondo luogo, cerca di rimuovere dai dintorni tutte le erbacce infestanti presenti anche negli strati più nascosti del suolo, andando ad estirparle alla radice. Strapparne le foglie ed i gambi non basta! Ricorda che l’aglio è un ortaggio piuttosto sensibile alle condizioni del terreno, quindi cerca di svolgere un lavoro approfondito.
Poi, controlla che la terra scelta sia sufficientemente acida. Il pH richiesto dall’aglio infatti dev’essere inferiore al 7: solitamente, più un terreno è trascurato, meno sarà ricco di sostanze nutritive.
Per ovviare a questo problema, sarà sufficiente aggiungervi del concime organico, possibilmente con un’alta titolazione di azoto. Infine, una volta preparata la terra, ricorda di tenere i bulbi all’interno della pellicina bianca secca e nella posizione a testa in su, così come si presentano quando acquisti l’aglio.
Fatto ciò, segui i passaggi contenuti nel paragrafo successivo.
Per svolgere una semina perfetta, scava nel terreno piccole buche una in fila all’altra, profonde circa 5 cm. I bulbi di aglio infatti dovranno essere completamente interrati, così da essere naturalmente isolati dai freddi rigidi.
Disponi ogni spicchio a testa in su nella sua buca e ricoprilo accuratamente senza schiacciare troppo il terriccio. Ricorda che tra una buca e l’altra dovrai lasciare una distanza di almeno 10 cm, pena una mancata crescita dei bulbilli.
Se hai intenzione di piantare più file, tra una e l’altra lascia uno spazio di almeno 25 cm. Fatto ciò, tutto è pronto per la crescita della pianta. Manca solo una nozione fondamentale che vogliamo trasmetterti prima di lasciarti: l’annaffiatura.
Quanto bagnare l’aglio seminato
Uno degli aspetti più apprezzati dell’aglio oltre alla sua bontà è indubbiamente la relativa facilità delle cure richieste. In termini di irrigazione infatti, è piuttosto semplice dedicarsi alla coltivazione dell’aglio.
Durante tutto il periodo freddo, molto del lavoro lo farà la brina e il suo relativo scongelamento: l’acqua ricavata infatti bagnerà autonomamente il terreno, rendendolo sempre umido a sufficienza. In caso di stagioni anomale o particolarmente secche però, ti consigliamo di dare un po’ d’acqua al terreno manualmente, pena la morte dei bulbi per siccità.
Ancora una volta, quindi, il giusto sta nel mezzo: non esagerare con l’acqua, attendi sempre che la terra sia asciutta prima di irrigarla nuovamente, ma allo stesso tempo non dimenticarti mai di curare le tue coltivazioni.
Seguendo questi semplici consigli, siamo certi che riuscirai a portare a termine della stagione un orto meraviglioso, ricco di tutti i tuoi ortaggi preferiti.