In questa guida spieghiamo quanto piantare i cachi.
Stai cercando di capire quando piantare i cachi? Se la tua risposta è sì, probabilmente ti sei stufato di veder crescere i meravigliosi frutti di questa pianta senza poi poterli gustare. Già, perché molto spesso i cachi vengono piantati troppo avanti nel corso dell’anno, arrivando a fruttificare in ritardo. Ciò è vero tanto per le zone con climi più rigidi che per quelle caratterizzate da temperature più elevate, e pertanto non dipende necessariamente dalle condizioni atmosferiche dei vari territori.
Tra i numerosi regali che la natura offre durante la stagione autunnale, il cachi è indubbiamente uno di quelli più generosi e versatili. Se anche tu sei curioso di scoprire quale sia il periodo dell’anno migliore per piantarlo e come fare per ottenere raccolti abbondanti, ti consigliamo di approfondire la lettura della nostra guida. Nelle righe seguenti ti spiegheremo caratteristiche ed esigenze di coltivazione per la pianta, ed indicheremo quale sia il mese giusto per seminarla a seconda delle condizioni climatiche in cui vivi. Sei pronto per rinnovare ed arricchire il tuo orto? Allora cominciamo!
Indice
Caratteristiche del cachi e esigenze di coltivazione
Come ti sarà capitato di osservare nei giardini altrui, il cachi è un albero dalle dimensioni medio grandi, che tende a sviluppare rami colmi prima di fiori e poi di frutti sferici di colore arancione-rosso acceso.
La varietà di cachi più diffusa in Italia è quella denominata “Diospyros kaki” ed è originaria della Cina. La sua peculiarità è quella di fruttificare molto avanti nel corso dell’anno, e di conservare sui rami spogli grandi agglomerati di frutti, i quali maturano in autunno.
Si tratta perciò di un albero dalla duplice funzione, agricola ed ornamentale, che può facilmente tollerare climi piuttosto diversi tra loro.
Di norma, questi alberi possono arrivare a toccare altezze notevoli, superiori ai 6-7 metri da terra. Pensa infatti che un singolo esemplare adulto può arrivare a produrre in una sola stagione più di 200 kg di frutti, grandi anche fino a 10 cm di diametro.
Per quanto riguarda le esigenze di questa specie, possiamo dire che il nemico principale delle sue radici e quindi del suo sviluppo è l’umidità. Il cachi infatti predilige suoli ben drenanti e tendenti al secco, in quanto particolarmente vulnerabile e predisposto a sviluppare marciume radicale.
Quando si seminano i cachi
Piantare un albero di cachi da seme è un’operazione sconsigliata se vuoi ottenere raccolti abbondanti nel giro di un anno. La pianta infatti prima di produrre frutti deve crescere notevolmente, e anche se arrivasse a fruttificare in fase giovanile non farebbe che donarti pochissimi prodotti per volta.
Naturalmente nessuno vieta di provare questa entusiasmante esperienza, soprattutto se sei molto giovane e stai costituendo il tuo giardino per la prima volta. Il consiglio in questo caso è di procedere alla semina del cachi ad inizio primavera, dopo esserti assicurato che non vi saranno più gelate. In alternativa, il consiglio è di far germinare le piante in semenzaio, da conservare in una serra riscaldata o anche in una serra fredda, per poi trasferirle nel terreno in autunno.
Il periodo dell’anno migliore per trapiantare il cachi infatti è proprio la stagione autunnale, in un periodo che veda però il terreno protetto da gelate. Sono in effetti numerose le specie da frutto che beneficiano di una semina autunnale, quando le foglie sono ormai cadute dall’albero. Questa tecnica è particolarmente efficace al sud o nelle zone a clima temperato, mentre al nord il consiglio è di procedere con la semina a partire da fine marzo.
In generale, è sempre bene richiedere in vivaio una specie che sia compatibile con le caratteristiche climatiche della tua zona.
In conclusione quindi, i mesi ottimali per la semina del cachi sono ottobre, novembre e dicembre al centro sud, fine febbraio e marzo al nord. Ricordiamo infatti che la provenienza originaria della pianta fa riferimento a climi sub-tropicali, ma che oggi in Italia se ne possono acquistare varietà capaci di resistere tranquillamente anche a temperature inferiori allo zero, in alcuni casi fino a -15 gradi.
Una raccomandazione che spesso viene fatta agli agricoltori meno esperti è quella che suggerisce di non seminare o trapiantare il cachi in zone molto soggette a folate di vento. I rami dell’albero carichi di frutti maturi infatti sono sottoposti ad un peso non indifferente, e se esposti per troppo tempo a venti forti rischiano di spezzarsi e cadere.
Come si pianta il cachi in terra
Ora che conosci il momento dell’anno propizio per la semina e per il trapianto dei tuoi esemplari di cachi, è il momento di soffermarci brevemente su quelle che sono le migliori modalità di semina e le caratteristiche del terreno necessarie per la sopravvivenza delle piante. In generale, il cachi prospera in terreni ben drenanti, freschi, arieggiati e che siano stati ben concimanti. Molto spesso tuttavia il cachi riesce a prosperare senza problemi anche in terreni poveri: la specie infatti è celebre in agronomia per la sua capacità di adattamento elevata, che la rende particolarmente desiderabile agli occhi di chi non ha avuto fortuna con altre piante da frutto.
Per quanto riguarda la messa a dimora vera e propria, è necessario procedere con scavi che siano commisurati alle dimensioni della pianta, ma possiamo dire che se intendi trapiantare un albero già formato dovrai scavare buche di almeno 80 cm di larghezza e profondità. È molto importante fornire all’albero un terreno già smosso, poco compattato e ricco di zone di aerazione, che sopratutto nei momenti immediatamente successivi al trapianto lascino circolare molta aria e diano la possibilità alle radici di insediarsi stabilmente.
Il modo migliore per disporre l’albero prevede di inserirlo in terra fino a quando il colletto rimane fuori di poco dalla superficie. Una volta posizionato l’esemplare, il quale dovrà naturalmente essere perfettamente perpendicolare al terreno, è necessario inserire nuovamente il terriccio concimato, per poi compattarlo leggermente con i piedi. Infine, svolte tutte queste operazioni è necessario procedere con una prima innaffiatura.
Se hai acquistato più esemplari di cachi, il consiglio è di lasciare tra una pianta e l’altra una buona distanza, la quale ammonti ad almeno 7 metri. Così facendo, potrai creare un frutteto di soli cachi senza creare sovraffollamenti tra le chiome. In alternativa, se il tuo progetto prevede una superficie limitata, ricorda che potrai alternare alle piante di cachi altre specie più piccole, così da dare vita ad un frutteto di natura mista, altrettanto consigliato se sei alle prime armi con la coltivazione.
Una volta completata l’operazione ricorda di effettuare la pacciamatura, ovvero una sorta di copertura tramite teli plastificati o paglia che possano preservare le piante appena piantate dall’azione dannosa di erbacce e altri infestanti.
Come si pianta il cachi in vaso
Infine, sappi che puoi piantare il cachi anche all’interno di vasi spaziosi e profondi, che potrai così tenere su terrazzi e balconi spaziosi. Naturalmente più sarà grande il vaso migliore sarà la condizione di vita della pianta, e di conseguenza anche la sua capacità di produrre molti frutti.
Ricorda che se scegli di coltivare il cachi in vaso dovrai irrigarlo più spesso di quanto faresti in terra, ma comunque senza esagerare. La pianta tollera bene anche periodi particolarmente secchi. Molto importante in questo caso sarà svolgere una corretta concimazione, possibilmente naturale e a base di prodotti organici a lento rilascio.
Prezzo dei Semi di Cachi
Di seguito è possibile trovare le diverse varietà di semi di cachi con il relativo prezzo.