In questa guida spieghiamo quando piantare i carciofi.
Sono verdi, ricchi di spine ma dal sapore ricco ed inconfondibile: stiamo parlando dei carciofi, un ortaggio molto amato nella cucina italiana e non solo, perfetto per creare deliziose quiche ma anche per essere servito così com’è in insalate e contorni.
Se sei un estimatore di questa pianta e a casa possiedi un pezzetto di terra, quasi certamente ti sarai chiesto almeno una volta quando piantare i carciofi. Una domanda più che lecita, soprattutto perché le migliori varietà di questi prodotti sono spesso piuttosto costose. Perchè dunque non ammortizzare i costi coltivandoli tu stesso?
Nel caso fossi interessato, in questa guida troverai tutte le informazioni essenziali per una coltivazione dei carciofi perfetta, che tenga conto delle diverse caratteristiche del terreno e del clima in cui ti trovi.
Il momento della semina infatti, non coincide per tutti. Scopriamo quindi subito quando piantare i carciofi e come farli prosperare.
Indice
Cosa sapere sui carciofi
Coltivare i carciofi è un’operazione non molto complessa, che richiede alcuni fondamenti di botanica e una conoscenza minima del territorio in cui vorrai effettuare la semina. Innanzitutto, prima di procedere con il lavoro è sempre bene ricordare che il carciofo è un ortaggio che predilige temperature calde in estate e miti d’inverno. Se posizionate nel giusto luogo infatti, le piante di carciofo possono produrre abbondanti raccolti per diversi anni consecutivi, generalmente anche 5 o 6.
La loro stagione di crescita è piuttosto lunga, e di norma richiede diversi mesi prima che il fiore giunga a maturazione. Le piante mature sono piuttosto robuste, mentre quelle seminate da poco temono il gelo. Ecco quindi che prima della semina diventa essenziale tenere a mente alcuni dettagli relativi alla temperatura non solo dell’aria ma anche del terreno.
Lo scopo della coltivazione del carciofo è essenzialmente uno: consumare i gustosissimi capolini, ovvero gli involucri esterni che racchiudono il fiore della pianta vero e proprio. Sì, hai capito bene: il carciofo è in sostanza un fiore immaturo, molto amato per via delle sue piccole foglie protettive carnose e dotate di aculei. L’Italia è un paese leader nella produzione di carciofi, e il solo mercato italiano riesce infatti a fornire circa il 30% della totale produzione di carciofi.
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Quando piantare i carciofi
Vediamo quindi come fare per creare una carciofaia perfetta. Innanzitutto, il periodo migliore per piantare i carciofi è generalmente compreso tra l’autunno e l’inverno, anche se per chi abita in territori alpini molto freddi il consiglio è di piantare i semi a primavera.
In generale, è sempre bene se si procede da seme piantare i piccoli semini in semenzaio circa 2 mesi prima degli ultimi geli.
I semi della pianta germineranno in circa 20 giorni, e per aumentare al massimo il successo di questo primo passaggio si consiglia di tenere il terriccio ben umido e ad una temperatura non inferiore a 18 gradi.
Le piante di carciofo seminate in autunno seguono questo sviluppo: innanzitutto, crescono per tutto l’inverno sotto forma di piantina, ma solo arrivata la primavera esplodono in rigogliosi fusti ricchi di vegetazione.
Gli accenni della fioritura iniziano ad intravedersi a maggio. Per questo mese e per tutto giugno, è quindi possibile procedere alla raccolta dei fiori.
Verso il mese di luglio la produzione di carciofi subisce poi una battuta d’arresto dovuta alle forti calure estive, ma riprende non appena le temperature scendono al di sotto dei picchi stagionali.
Una volta concluso il ciclo, in autunno il carciofo sfoglia e ricomincia la sua crescita invernale per l’anno seguente.
Il tutto, come anticipato, può ripetersi per diversi anni.
Coltivare i carciofi al nord
In regioni del centro nord come Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli e Emilia-Romagna, i carciofi andrebbero piantati principalmente in primavera, in quanto durante questo periodo dell’anno è possibile scongiurare le gelate tardive, tipiche in particolare delle zone site sull’arco alpino.
Seminando i carciofi in primavera, indicativamente a marzo, le piante diverranno produttive a partire dall’anno successivo, sempre i primavera.
Coltivare i carciofi al sud
In alcune aree particolarmente calde come il Sud Italia e le Isole, il carciofo viene anche piantato in piena estate. Grazie a queste particolari condizioni ambientali infatti, alcuni produttori riescono ad ottenere il proprio raccolto addirittura nello stesso autunno o inverno di quell’anno.
Resistenza dei carciofi alle basse temperature
In linea di massima, i carciofi dovrebbero sempre essere tenuti lontani dalle gelate. In realtà però, nelle fasi iniziali di coltivazione essi dovranno possibilmente trascorrere almeno una decina di giorni in un’atmosfera dalla temperatura inferiore ai dieci gradi.
Questa piccola “botta di freddo” aiuta infatti i vari esemplari a radicare in modo precoce e a fare frutti più a lungo.
In generale comunque, le temperature ideali per garantire la prosperità della pianta non scendono al di sotto dei 14°C.
La temperatura considerata letale per le piante di carciofo anche già mature è quella di -8°C.
Terreno adatto ai carciofi
Ora che la questione della temperatura ideale per i carciofi è più chiara, dobbiamo necessariamente dedicare alcune parole alla descrizione di quello che è il miglior terreno per ospitarli.
Se hai in mente di destinare una sezione dell’orto ai carciofi, il consiglio è di modificare almeno parzialmente il terriccio presente, andando ad inserirvi del compost di buona qualità. Il pH prediletto dei carciofi inoltre è pari a circa 6,5 – 7.
Ecco spiegato perché la pianta mal tollera la cenere come concime!
Inoltre, se puoi inserisci nel tuo terriccio anche alcune fonti di calcio: così facendo, aiuterai le piante a crescere in modo più forte e sano.
Come si piantano i carciofi
Ora che conosciamo alla perfezione le preferenze di questo gustosissimo ortaggio, passiamo finalmente ad una rapida disamina delle migliori modalità di coltivazione dello stesso.
Innanzitutto, se hai intenzione di ottenere buoni raccolti cerca di procurarti un buon aratro, in quanto i carciofi richiedono una certa profondità nel terreno per crescere bene: si parla addirittura di 50-70 cm.
Inoltre, devi sapere che il seme non è l’unico metodo per coltivare questa pianta, ma che al contrario esistono diverse tecniche di propagazione della stessa.
Tra le più popolari troviamo senza dubbio la propagazione tramite ovoli.
Quest’ultima prevede di prelevare dei rami contenenti gemme durante i mesi estivi, nel periodo che va da metà luglio a fine agosto.
Un altro metodo celebre per seminare i carciofi è quello che prevede il ricorso ai polloni, noti come carducci. In autunno infatti, chi coltiva carciofi potrà veder ben preso spuntare alcuni polloni dalle ceppaie. Ecco che essi, muniti di qualche foglia, risultano perfetti per propagare il carciofo in un nuovo terreno.
Conclusioni
Coltivare i carciofi è un’operazione piuttosto alla portata di tutti, che se effettuata nel giusto periodo permette di donare raccolti abbondanti e soprattutto duraturi nel tempo.
Come spesso accade per le primizie e le prelibatezze vegetali però, anche il carciofo presenta qualche insidia. Il suo principale nemico infatti è il freddo.
Ciò non significa fortunatamente che chi vive in ambienti dai climi più rigidi debba rinunciarvi, ma piuttosto che i contadini alpini si ricordino di attuare alcune strategie preventive per proteggere le piantine più giovani e delicate.
In questo articolo abbiamo visto quali siano i periodi migliori per la semina, e abbiamo spiegato nel dettaglio tutte le preferenze del carciofo. Quanto detto, vale per tutte le principali varietà di questo ortaggio.