In questa guida spieghiamo quando piantare il bambù.
Celebre per via delle sue origini asiatiche, il bambù è oggi una pianta molto amata anche in Europa, in quanto oltre ad essere utilizzata per la costruzione di meravigliosi oggetti è anche in grado di donare gustosissimi germogli da inserire in ricette sane e sfiziose. Nonostante sia molto semplice da riconoscere a livello visivo, non molto si sa sulle necessità del bambù dal punto di vista puramente botanico. Se anche tu ti sei recentemente ritrovato a cercare online quando piantare il bambù e come fare per garantire alle piante le cure di cui hanno bisogno per prosperare, rimani con noi: di seguito trovi preziose informazioni sul periodo di semina del bambù, sulle temperature ideali per coltivarlo e su che tipi di innaffiatura e concimazione applicare stagionalmente. Passo dopo passo, scoprirai che il bambù è molto più semplice da gestire di quanto immaginassi.
Indice
Caratteristiche Bambù
Il bambù è una pianta sempreverde che appartiene alla famiglia delle Poacee (un tempo conosciute come Graminacee) un gruppo di vegetali noto principalmente per via delle forti allergie che può provocare. In realtà nel continente europeo non esistono esemplari o specie autoctone di bambù, anche se nel corso del tempo si è scoperto che tale pianta tende a crescere senza problemi in territori non tropicali.
La forma del bambù è facilmente riconoscibile, ed il fusto di ogni esemplare tende a crescere molto in altezza e poco in larghezza, finendo per costituire quelle che sono note come “canne di bambù”. Oltre al fusto però è bene ricordare che il bambù ha anche le foglie, le quali presentano una forma allungata e un colore verde acceso. Per quanto riguarda la struttura dell’apparato radicale invece, questa specie tende a presentare differenti modalità di crescita: quella “fittonante” da un lato, caratterizzata da uno sviluppo in profondità delle radici, e quella orientata in orizzontale, la quale porta la pianta a espandersi anche molto lontano rispetto al fusto originario.
Quando si Pianta il Bambù
La semina del bambù avviene solitamente al termine dell’inverno e quindi all’inizio della primavera, in generale in quello specifico periodo dell’anno in cui cessano le gelate. É infatti noto che il bambù, sopratutto quando molto giovane, necessiti di temperature dell’aria e del terreno piuttosto miti, quando non addirittura calde.
La semina di bambù in pianura, in zone mediterranee o in zone a clima temperato è perciò consigliata nei mesi di marzo, aprile e maggio. Tutti e tre questi mesi sono ottimi per garantire a semi o piantine le giuste condizioni per prosperare, in quanto durante essi è minimizzata la possibilità di esporle a grossi sbalzi termici.
Anche se la pianta di bambù richiede climi temperati tuttavia, non è affatto detto che essa non possa vivere in zone montane o comunque contraddistinte da temperature più basse durante il periodo invernale. La semina in montagna o in habitat più freddi per esempio è possibile, a patto che venga effettuata o in semenzai protetti e serre riscaldate o durante mesi dell’anno più caldi come i soli aprile e maggio.
Rispettando queste condizioni, è possibile veder crescere le piantine di bambù piuttosto velocemente, a patto che però queste ultime siano esposte alla luce solare per almeno 8 ore continuative al giorno.
La maggioranza delle volte comunque il bambù viene commercializzato in vaso. Come comportarsi con il trapianto dei giovani esemplari? Il consiglio è di trapiantare il bambù nei mesi tra febbraio e aprile.
Durante tali mesi infatti la pianta ha a propria disposizione tutte le risorse necessarie per un futuro attecchimento, guadagnate nella stagione precedente e conservate nei rizomi durante il periodo di riposo invernale.
Rispettando queste tempistiche, le percentuali di attecchimento saranno notevoli, e all’arrivo della primavera il bambù inizierà da subito a produrre nuove foglie.
Come Coltivare Bambù in Terra
Che si tratti di semina vera e propria o di sola messa a dimora di esemplari già parzialmente sviluppati, ci sono alcune condizioni necessarie da rispettare affinché le piante di bambù possano crescere in modo adeguato. Quella principale riguarda il rispetto delle giuste distanze tra un esemplare e l’altro.
Più nello specifico, i semi o le piante di bambù dovrebbero sempre essere posizionate alla distanza di 1 metro o, se possibile, anche 1 metro e mezzo l’una dall’altra. Quanto appena detto però vale solo per alcune varietà di bambù, come per esempio quello rampicante.
In caso invece debba essere coltivato in terra un bambù differente, è molto probabile che sarà sufficiente distanziare ogni esemplare di circa 50 cm dall’altro. Attenzione poi a dove posizionare il bambù: molto spesso, la capacità di diffusione sotterranea dell’apparato radicale viene sottovalutata, comportando vere e proprie infestazioni da bambù molto difficili da debellare. Il consiglio quindi è di non trascurare i ricacci dei vari esemplari, impegnandosi a rimuoverli in profondità qualora non desiderati.
Ricordiamo che la semina del bambù può anche avvenire ricorrendo alla propagazione dei rizomi per via mono o semipodiale.
Ma quale tipo di suolo richiede questa maestosa pianta asiatica? La risposta a questa domanda conforterà sicuramente i meno esperti: il bambù è infatti una specie fortemente adattabile, che non si tira indietro in presenza di pH anche calcarei o basici. Potendo scegliere comunque, il consiglio è di collocare il bambù in terreni leggermente acidi.
Per quanto riguarda la natura e la conformazione del suolo preferito dal bambù, sono da preferire sempre substrati e terreni ben drenanti, sciolti, ma che allo stesso tempo garantiscano un mantenimento prolungato dell’umidità.
Come spesso accade in botanica tuttavia, è sempre bene evitare il più possibile gli estremi: no a terreni simili a paludi, ma anche a zone eccessivamente aride.
Prima di procedere con la semina è in ogni caso necessario vangare per bene l’area interessata, evitando per quanto possibile la forma di zolle di terra eccessivamente compatte.
Può poi essere una buona idea iniziare sin da subito con terricci fertili.
Bene anche la pacciamatura, la quale contribuisce a garantire alle piantine uno sviluppo più agevole.
Una volta in terra, il bambù necessita di bagnature frequenti, ma per quanto riguarda la coltivazione degli esemplari molto giovani le cose cambiano leggermente. Dopo aver seminato o trapiantato il bambù, verifica di non esagerare mai con l’acqua, evitando il più possibile i ristagni. Questi ultimi sono nemici dei rizomi, e in poco tempo tendono a farli marcire.
Per quanto riguarda la concimazione infine, è sempre bene provvedere a fornire al bambù il giusto apporto di azoto, soprattutto durante il periodo primaverile. Con il passare dei mesi è poi consigliato cambiare concime passando a titolazioni di azoto inferiori, prediligendo per esempio concimi contenenti più fosforo.
Ottima idea quella di lasciare le foglie stesse del bambù a terra dopo la caduta spontanea o dopo la potatura, in quanto ricche di silice e perfette per concimare a loro volta.
Come Coltivare Bambù in Vaso
Date le caratteristiche del bambù fin qui elencate, viene difficile pensare di poterlo lasciare prosperare in vaso. In realtà comunque la coltivazione di un singolo esemplare in vaso è possibile, a patto che venga concesso uno spazio compatibile con lo sviluppo radicale della varietà prescelta. Se hai selezionato un bambù che tende a propagarsi in larghezza per esempio, scegli vasi più bassi e larghi. Al contrario, per bambù che radicano i profondità, ti consigliamo vasi alti e stretti.
Prezzo dei Semi di Bambù
Di seguito è possibile trovare le diverse varietà di semi di bambù con il relativo prezzo.