In questa guida spieghiamo quando piantare le arachidi.
Capire quando piantare le arachidi ti consente di aggiungere al tuo orto un nuovo esemplare di frutta a guscio, ricco di proprietà nutritive benefiche e soprattutto… di gusto! Spesso infatti siamo abituati ad associare la coltivazione di queste piante ad ambienti esotici e molto diversi da quelli offerti dal territorio Mediterraneo, anche se in realtà le arachidi sono una specie più versatile di quanto immagini: pensa infatti che con le dovute accortezze, possono sopravvivere tranquillamente anche ad altitudini considerevoli, offrendo buoni raccolti di deliziosi frutti. Hai dei dubbi su quando piantare le arachidi? Allora non perderti tutti i preziosi consigli riportati nella nostra guida: di seguito riporteremo tutte le informazioni necessarie per mettere le piantine a dimora nel mese giusto, prevenendo la loro sofferenza e garantendo a più esemplari possibili le corrette condizioni di crescita. Non importa che tu abbia scelto di partire da seme o da pianta già formata, così come indifferente sarà il luogo di coltivazione da te prescelto (in terra o in vaso), a patto naturalmente di rispettare alcuni semplici accorgimenti. Sei pronto per gustare delle favolose noccioline a km zero direttamente dal tuo orto? Allora non perdiamo altro tempo e vediamo subito quando coltivarle.
Indice
Caratteristiche arachidi
La Arachis hypogaea è una leguminosa molto facile da coltivare negli orti comuni, tanto da poter essere seminata e fatta crescere anche in vaso, a patto che esso risulti di dimensioni medio-grandi. Il suo ciclo di vita è comparabile a quello di numerose specie provenienti da climi caldi, e non a caso la terra madre di questo frutto è il Sud America, più precisamente in due aree: quella del Perù e quella del Brasile. Mentre la prima è principalmente impiegata per la produzione del peanut butter ovvero il celebre e tanto apprezzato dagli americani burro di arachidi, la seconda si presta molto bene per offrire raccolti di frutti ottimi se consumati interi.
L’arachide originaria del Brasile è quella più semplice da trovare nei nostri garden center o nei vivai, e ha una caratteristica forma simile a cespuglio piuttosto basso. I baccelli da essa prodotti offrono ciascuno un massimo dii due arachidi. Per contro, l’arachide peruviana è in grado di produrre più frutti per baccello, facilmente riconoscibili per via di una sottile pellicola rossastra.
Il ciclo della pianta è così suddiviso: dopo la semina, gli esemplari crescono in primavera dando vita a piccoli fiori gialli, e dopo la fecondazione primaverile gli steli si allungano fino a penetrare a fondo nel terreno creando una struttura che ricorda vere e proprie radici.
Da ognuna delle estremità di queste ultime ha origine il baccello di arachide, quello che noi conosciamo come frutto e che è caratterizzato da una buccia secca e ruvida, di colore beige.
Ci vogliono circa 5 mesi per arrivare alla maturazione completa della pianta, la quale per donare i suoi frutti necessita di temperature elevate. Nonostante questo bisogno di calore, l’arachide si può facilmente coltivare da nord a sud dell’Italia.
Quando seminare le arachidi
Vista la sua gestazione di 5 mesi circa e il bisogno di vivere al caldo, l’arachide richiede di essere seminata alla fine della primavera, idealmente quando il terreno non è più a rischio di gelate e le temperature non scendono al di sotto dei 10-15°C.
Per questo motivo, nei paesi del sud o comunque quelli esposti a climi più temperati è possibile partire con la semina già a inizio aprile, mentre nelle località montane o quelle meno esposte al calore è ideale piantare le arachidi dalla seconda metà del mese. In alta montagna invece il consiglio è di aspettare la fine di aprile o addirittura maggio.
Preservare le piante dalle gelate è assolutamente essenziale per garantirne la sopravvivenza. Se alla disposizione del seme in terra preferisci il trapianto di piante già formate, ricorda che potrai procedere alla semina in semenzaio solo se disporrai di una serra opportunamente riscaldata.
La raccolta dei frutti avviene solitamente tra settembre ed ottobre, ma naturalmente può variare in base al momento della semina. Ogni pianta è in grado di dare origine a moltissimi baccelli, ma il risultato sarà variabile in base allo spazio complessivo che destinerai a ciascun esemplare.
Parlando di terricci, è utile sapere che le arachidi richiedano poche cure nel complesso, e che gran parte del lavoro da fare per la coltivazione deve essere svolta prima della semina. Ecco quindi che per ottenere risultati ottimali ti basterà arieggiare per bene il terriccio, il quale dovrà essere molto molto fine e sciolto, così da permettere alle estremità della pianta di penetrare senza sforzo.
Anche il drenaggio è un fattore fondamentale da tenere a mente per un sano sviluppo della pianta, e dovrà essere garantito a quest’ultima per evitare ristagni che potrebbero far marcire le arachidi mature. Ecco perché durante la preparazione del terriccio può essere una buona idea mantenere nelle vicinanze delle arachidi sassolini o mescolare un po’ di pomice o ghiaia nei terreni più argillosi.
In termini di concimazione il consiglio è di preparare la dimora delle piante aggiungendo al terriccio un po’ di compost o del carbone attivo, in assoluto le scelte migliori per via del loro scarso apporto di azoto.
L’arachide non richiede infatti grandi quantità di questo fertilizzante, pertanto è meno opportuno nutrirla con stallatico o concimi organici a lento rilascio con titolazioni elevate di azoto.
Come piantare le arachidi in terra e in vaso
Il cespuglio di arachide si sviluppa per un’altezza di circa 50 cm e per una larghezza paragonabile, pertanto necessita di una buona quantità di spazio nell’orto se intendi creare delle fila. Per permettere a ciascun esemplare di svilupparsi in modo completo, il consiglio è di creare delle file che distino l’una dall’altra almeno 50 cm. Per quanto riguarda il distanziamento tra una piantina e l’altra, è buona norma lasciare almeno 30 cm di spazio.
Se scegli di piantare le arachidi in vaso, cerca di rispettare queste distanze, altrimenti procedi con la semina in un unico contenitore, il quale però dovrà essere profondo almeno una quarantina di cm, così da garantire la crescita dei baccelli senza grandi impedimenti.
Non dimenticare che l’arachide è considerata un ortaggio semplice da coltivare, e che a parte i colpi di gelo non teme praticamente nulla! In caso di freddi improvvisi, ricordati di spostare il vaso in una zona riparata o di coprirlo con teli e coperte, così da preservare al meglio l’apparato radicale dell’arachide.
La sua resistenza alla siccità ti permette di ottenere raccolti abbondanti anche dimenticandoti di annaffiare, ma naturalmente non sopporta troppi giorni di mancata irrigazione. Ricorda solamente che in fase di maturazione del frutto (che avviene quando le foglie iniziano a seccare) dovrai sospendere le innaffiature, pena l’origine di marciumi e il deperimento delle noccioline.
Quelle sopra riportate sono le informazioni essenziali per una buona coltivazione delle noccioline. Se seguirai con precisione le regole che ti abbiamo illustrato, siamo certi che riuscirai a raccogliere moltissimi baccelli di arachide, da utilizzare in cucina per preparare favolose ricette o da consumare seduta stante previa tostatura.
Evitando che i vari esemplari siano esposti troppo a lungo a temperature inferiore a 16 gradi, il successo è praticamente garantito.
Prezzo dei Semi di Arachidi
Di seguito è possibile trovare le diverse varietà di semi di arachidi con il relativo prezzo.